Cacciucco in un'osteria del «Villaggio Costanzo Ciano» a Livorno, trasferta di lavoro al «Villaggio della rivoluzione fascista» a Bologna e weekend al mare a Mussolinia di Sardegna. Sarebbe stata una perfetta settimana movimentata in pieno Ventennio, quando anche la geografia era fascista e Latina si chiamava Littoria. Oggi, a quasi 70 anni... [...]
Il cambio del nome da "Littoria" a "Latina" avvenne nel marzo 1945, cioè prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, a seguito di richiesta del prefetto al re. Fu un'operazione assurda, perché nulla di quanto sarebbe avvenuto nei decenni successivi poteva reggere al confronto dei gloriosi primi 12 anni della città, non corretta perché in antichità da quelle parti c'erano i Volsci e non i Latini e meschina, perché comunque si sfruttava ancora la sigla "LT".
RispondiEliminaNell'anno successivo il prefetto propose anche di cambiare il nome di "Sabaudia" in "Paola del Lazio", ma la popolazione locale insorse e non se ne fece più nulla.
Questa nuova idea porrebbe rimedio ad una stortura storica (i Russi postsovietici hanno fatto ritornare da tempo Leningrado in San Pietroburgo, ma in Italia si è sempre in ritardo), però non è scontato che si realizzi. Potrebbero prevalere, nella privacy della cabina elettorale referendaria, le voglie di non spendere soldi per cambiare indirizzi, nomi di aziende, carte intestate ecc.. Inoltre c'è l'incognita della popolazione arrivata in tempi successivi alla fondazione, che non è molto sensibile ad un cambiamento.
Vedremo.